Articolo Fai da te Tinteggiatura
Tinteggiare con la tecnica dell’encausto freccemercoledì 12 marzo 2014      


Tinteggiare con la tecnica dell’encausto, metodo che consente, su mobili rustici in pino, abete, castagno e altri, di tinteggiare e lucidare nello stesso momento, ottenendo quindi un ottimo risultato. Il termine encausto proviene dal greco antico, significa infatti letteralmente “metto a fuoco”, ed è un’antica tecnica pittorica che consiste nel mescolare i colori alla cera bollente. È possibile ammirare una infinità di antichissime pitture murali, sia nelle tombe egizie che a Pompei,  che sono state realizzate con questa tecnica.

Preparare l’encausto
I materiali necessari alla preparazione del prodotto sono:
circa 300 g di cera d’api neutra in pane; 100 g di paraffina;  ½ litro di essenza di trementina.
Per prima cosa, con un pialletto, ridurre sia la cera che la paraffina, mescolarle e riporle in un barattolo dopo averle ricoperte con l’essenza di trementina, e lasciare poi riposare il tutto per qualche ora. Nel frattempo è possibile far bollire sul fuoco una pentola d’acqua e, una volta raggiunta la bollitura, immergere a bagnomaria il vasetto con il composto precedentemente preparato e ormai quasi completamente sciolto.

Mescolare fino al completo scioglimento del composto, la cera e la paraffina,  e per dare il colore desiderato, aggiungere le terre scelte. Aggiungendole man mano si otterranno una infinità di sfumature di colore che potranno quindi essere facilmente adattate all’essenza che si  sta trattando. Prima di procedere con la stesura a pennello dell’encausto sul legno regolarmente decapato e ripulito precedentemente,  passare sul mobile una mano leggera di gommalacca.

Stendere l’encausto
Per stendere l’encausto bisogna ricordarsi he il barattolo va mantenuto sempre immerso nell’acqua calda; applicare quindi uno strato sottile e omogeneo di prodotto, e se l’encausto sembra troppo denso, allungarlo con l’essenza di trementina.  Lasciare asciugare fin quando al tatto la superficie appena trattata non risulterà più essere appiccicosa. Per consentire alla cera di penetrare per bene e a fondo nelle fibre del legno, nei due giorni successivi all’applicazione, riscaldare il legno con un asciugacapelli. Stendere altre due mani di encausto avendo sempre cura di far asciugare perfettamente tra una passata e l’altra. Una volta perfettamente asciutto, spazzolate il legno appena trattato con un bruschino in setole naturali e rigide, insistendo particolarmente su cornicette e intagli. Infine, lucidare energicamente con uno straccio di lana morbida. Alla fine dell’operazione il mobile così trattato si presenterà perfettamente lucido, protetto dalla muffa e impermeabile all’acqua.

Colorare con le terre
Le terre per colorare si acquistano regolarmente nei negozi di belle arti. Ve ne sono una infinità, dalla terra d’ombra naturale alla terra d’ombra bruciata, terra di Siena, ocra gialla, terra di Siena bruciata, polvere nera, polvere rossa e tante altre ancora.
La terra d’ombra bruciata, per esempio, è quella che più si avvicina al noce. Se invece  si deve stuccare un mobile in ebano o nero, è necessario aggiungere alla polvere nera una punta di rosso. La terra va aggiunta in modo graduale, fino ad ottenere il colore desiderato, ottimale. Diluire le polveri con acqua fino ad ottenere una pasta cremosa. Mentre si prepara il composto, mettere in una bacinella la terra e aggiungere qualche cucchiaio di caseina, un eccellente fissativo di derivazione casearia. Stendere accuratamente il prodotto utilizzando un pennello e avendo cura di procedere nel senso della venatura del legno e infine distribuirlo con una spugna ben strizzata.

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Tinteggiare con la tecnica dell’encausto, metodo che consente, su mobili rustici in pino, abete, castagno e altri, di tinteggiare e lucidare nello stesso momento, ottenendo quindi un ottimo risultato. Il termine encausto proviene dal greco antico, significa infatti letteralmente “metto a fuoco”, ed è un’antica tecnica pittorica che consiste nel mescolare i colori alla cera bollente. È possibile ammirare una infinità di antichissime pitture murali, sia nelle tombe egizie che a Pompei,  che sono state realizzate con questa tecnica.

Preparare l’encausto
I materiali necessari alla preparazione del prodotto sono:
circa 300 g di cera d’api neutra in pane; 100 g di paraffina;  ½ litro di essenza di trementina.
Per prima cosa, con un pialletto, ridurre sia la cera che la paraffina, mescolarle e riporle in un barattolo dopo averle ricoperte con l’essenza di trementina, e lasciare poi riposare il tutto per qualche ora. Nel frattempo è possibile far bollire sul fuoco una pentola d’acqua e, una volta raggiunta la bollitura, immergere a bagnomaria il vasetto con il composto precedentemente preparato e ormai quasi completamente sciolto.

Mescolare fino al completo scioglimento del composto, la cera e la paraffina,  e per dare il colore desiderato, aggiungere le terre scelte. Aggiungendole man mano si otterranno una infinità di sfumature di colore che potranno quindi essere facilmente adattate all’essenza che si  sta trattando. Prima di procedere con la stesura a pennello dell’encausto sul legno regolarmente decapato e ripulito precedentemente,  passare sul mobile una mano leggera di gommalacca.

Stendere l’encausto
Per stendere l’encausto bisogna ricordarsi he il barattolo va mantenuto sempre immerso nell’acqua calda; applicare quindi uno strato sottile e omogeneo di prodotto, e se l’encausto sembra troppo denso, allungarlo con l’essenza di trementina.  Lasciare asciugare fin quando al tatto la superficie appena trattata non risulterà più essere appiccicosa. Per consentire alla cera di penetrare per bene e a fondo nelle fibre del legno, nei due giorni successivi all’applicazione, riscaldare il legno con un asciugacapelli. Stendere altre due mani di encausto avendo sempre cura di far asciugare perfettamente tra una passata e l’altra. Una volta perfettamente asciutto, spazzolate il legno appena trattato con un bruschino in setole naturali e rigide, insistendo particolarmente su cornicette e intagli. Infine, lucidare energicamente con uno straccio di lana morbida. Alla fine dell’operazione il mobile così trattato si presenterà perfettamente lucido, protetto dalla muffa e impermeabile all’acqua.

Colorare con le terre
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La terra d’ombra bruciata, per esempio, è quella che più si avvicina al noce. Se invece  si deve stuccare un mobile in ebano o nero, è necessario aggiungere alla polvere nera una punta di rosso. La terra va aggiunta in modo graduale, fino ad ottenere il colore desiderato, ottimale. Diluire le polveri con acqua fino ad ottenere una pasta cremosa. Mentre si prepara il composto, mettere in una bacinella la terra e aggiungere qualche cucchiaio di caseina, un eccellente fissativo di derivazione casearia. Stendere accuratamente il prodotto utilizzando un pennello e avendo cura di procedere nel senso della venatura del legno e infine distribuirlo con una spugna ben strizzata.

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